Fondatore, secondo Auerbach, di un « moderno » realismo che si definisce fondamentalmente per il suo carattere serio, Balzac integra tuttavia al codice romanzesco due aspetti che sembrano opporsi a une tale visione : il primo è costituito da un comico di situazione, o da un comico verbale direttamente riconducibili al modello teatrale della commedia ; il secondo comprende invece diverse forme di narrazione umoristica, in parte ereditate dal romanzo del Settecento, che saranno qui analizzate. A partire della nozione balzacchiana di esprit verrà delineata una tipologia delle forme del riso : dal punto di vista del genere (il modello di Sterne, almeno nel primo Balzac), della lingua (i vari idioletti e il gusto del calembour), della referenzialità (la parodia del reale), del principio analitico che è alla base della creazione stessa. Quest’ultimo punto, senza dubbio meno studiato dalla critica, sarà infine sviluppato secondo due prospettive complementari : da un lato, la crazione di personaggi risibles può essere interpretata non come semplice elemento di comicità, ma come fondamento di una visione sociologica del reale, basata sulla distinzione (ad esempio in Illusions perdues) ; dall’altro, verrà studiato un umorismo interstestuale, non propriamente ironico, che si riferisce in particolare al sapere dell’epoca, soprattutto nei testi analitici (e quindi teoricamente ancor più « seri ») come La Physiologie du mariage. Una tale forma di umorismo relativizza la pretesa di scientificità del romanzo, mostrando che « ridere sul serio » non è solo una modalità di ricezione, ma anche una visione ideologica e morale.
Come ridere sul serio. Forme dell’esprit in Balzac / Del, Lungo. - (2015), pp. 113-133.
Come ridere sul serio. Forme dell’esprit in Balzac
del lungo
2015
Abstract
Fondatore, secondo Auerbach, di un « moderno » realismo che si definisce fondamentalmente per il suo carattere serio, Balzac integra tuttavia al codice romanzesco due aspetti che sembrano opporsi a une tale visione : il primo è costituito da un comico di situazione, o da un comico verbale direttamente riconducibili al modello teatrale della commedia ; il secondo comprende invece diverse forme di narrazione umoristica, in parte ereditate dal romanzo del Settecento, che saranno qui analizzate. A partire della nozione balzacchiana di esprit verrà delineata una tipologia delle forme del riso : dal punto di vista del genere (il modello di Sterne, almeno nel primo Balzac), della lingua (i vari idioletti e il gusto del calembour), della referenzialità (la parodia del reale), del principio analitico che è alla base della creazione stessa. Quest’ultimo punto, senza dubbio meno studiato dalla critica, sarà infine sviluppato secondo due prospettive complementari : da un lato, la crazione di personaggi risibles può essere interpretata non come semplice elemento di comicità, ma come fondamento di una visione sociologica del reale, basata sulla distinzione (ad esempio in Illusions perdues) ; dall’altro, verrà studiato un umorismo interstestuale, non propriamente ironico, che si riferisce in particolare al sapere dell’epoca, soprattutto nei testi analitici (e quindi teoricamente ancor più « seri ») come La Physiologie du mariage. Una tale forma di umorismo relativizza la pretesa di scientificità del romanzo, mostrando che « ridere sul serio » non è solo una modalità di ricezione, ma anche una visione ideologica e morale.File | Dimensione | Formato | |
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